Una stagione volge al termine

Siamo ai titoli di coda di questa lunga stagione; posso dire davvero infinita, ricca di emozioni spesso contrastanti, ricca di prestazioni altalenanti, dalle soddisfazioni casalinghe come battere la prima della classe, alle delusioni per aver perso entrambi i derby di Monza.

Lo sport è così a volte è incomprensibile a volte invece si capisce ma si fa finta di non vedere. Eppure come dice il nostro DS Luciano si riduce tutto ad un concetto davvero semplice: “Vincere non è importante è solo l’unica cosa che conta.”

Purtroppo è facile cadere nel tranello che è insito in questa frase; io personalmente non sono disposto a fare qualsiasi cosa per vincere, non desidero tradire la fiducia dei miei giocatori, non desidero ingannare gli arbitri, non desidero usare qualsivoglia scorciatoia per vincere; bensì sostengo che insito in una frase come quella sia nascosto il valore più grande di qualsiasi attività sportiva: il “sacrificio”.
Solo con grande sacrificio e abnegazione alla causa comune allora si potranno raggiungere risultati equilibrati e grandi soddisfazioni sportive, solo crescendo insieme nella mentalità: giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, stagione dopo stagione saremo in grado di creare un “movimento” che possa dare seguito alle grandi aspettative che Sanda ha per il suo futuro.

In tempi non sospetti ho dichiarato quello che per me è una linea guida nell’ allenamento e soprattutto nella creazione dei giocatori del futuro: “non ho bisogno di fuoriclasse nel mio campo. Ho bisogno di chi sa buttare il cuore oltre l’ostacolo. Essere disposti a fare quello che serve per vincere è il vero talento dei campioni.”

Di recente ho raccolto la soddisfazione di trovare la dimostrazione pratica del mio pensiero nella vittoria del Leicester nella Premier League Inglese, e questo ha rinforzato ancora di più la convinzione che abbiamo intrapreso la direzione giusta, ora bisogna solo lavorare con tanta pazienza e attendere che i nostri giovani mettano a frutto i quotidiano sudore.

Noi mettiamo in pratica la ricetta che crea le fondamenta del nostro futuro: “la cultura del lavoro”; l’unico vero talento del campione.

Nelle nostre palestre si lavora davvero molto, tante ore passate insieme a litigare con quella palla che non ne vuole sapere di andare tra le mani del palleggiatore, a scontrarsi con il coach che non ne vuole sapere di mollare la presa; questo non vuol dire che non si trova lo spazio per un sorriso o per creare rapporti umani che siano significativi, anzi, credo che quando tutti si suda per ottenere un obiettivo comune è proprio in quel momento che il rapporto diventa forte, vero e sincero.

I titoli sono finiti, ed è ora di salutarci, come sempre … SU LE MANI CHI TIFA SANDA! Arrivederci alla prossima stagione.

Seguiteci, noi insegnato a volare.

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